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lunedì, maggio 19, 2014

Onicomicosi: il nemico delle nostre unghie.

L'arrivo della bella stagione e l'aumento delle temperature lascia finalmente libero sfogo al nostro abbigliamento, una girandola di colori dalle tonalità fresche ed accese, e calzature leggere che mettono in bella mostra i nostri #piedi. Tutto sembra perfetto, ma quella curiosa macchiolina giallastra sull'unghia cosa sarà? 





L'onicomicosi, ovvero la #micosi delle unghie, si verifica quando un fungo infetta una o più unghie, manifestandosi come macchia biancastra o giallastra sotto la punta delle unghie dei piedi o delle mani. 
Quando il fungo inizia a diffondersi più in profondità, può far ispessire e sbriciolare le unghie, determinando oltre ad un danno estetico, anche un non trascurabile dolore.

Le #onicomicosi sono generalmente provocate da funghi dermatofiti, oltre che da lieviti e muffe. Questi microrganismi vivono in ambienti caldo-umidi, quali piscine e palestre e possono penetrare nella nostra pelle attraverso ferite microscopiche od attraverso una piccola separazione tra l’unghia ed il letto ungueale. Tuttavia questi microrganismi possono causare problemi solo nel caso in cui le unghie siano costantemente esposte al calore ed all’umidità, ovvero le condizioni perfette per la crescita e la proliferazione dei funghi.

Le onicomicosi si verificano con maggior frequenza a livello dei piedi, poiché l’ambiente buio, caldo ed umido delle nostre scarpe, risulta un ambiente molto favorevole per la proliferazione di questi microrganismi. Va inoltre sottolineato che l’onicomicosi risulta più frequente nei soggetti affetti da patologie circolatorie, perciò risulta una problematica più comune tra gli anziani, proprio per una minore efficienza del sistema circolatorio. Inoltre, con l’andare degli anni, le unghie possono crescere più lentamente ed ispessirsi, risultando più soggette alle infezioni.





Tra gli altri fattori in grado di aumentare la probabilità di sviluppare una onicomicosi vanno ricordate:
  • una sudorazione eccessiva;
  • lavorare in un ambiente umido;
  • psoriasi (una malattia della pelle);
  • calze e calzature che impediscono la traspirazione e non assorbono il sudore;
  • camminare a piedi scalzi in ambienti pubblici umidi, come le piscine, le palestre, gli spogliatoi e le docce;
  • la sindrome del piede d'atleta;
  • piccole lesioni della pelle o delle unghie;
  • il diabete.
Alcuni campanelli d'allarme per scoprire se soffriamo di micosi alle unghie, sono:
  • unghie più spesse del normale;
  • unghie fragili, friabili o frastagliate;
  • unghie con deformazioni;
  • unghie opache;
  • unghie di colore scuro per via dei frammenti che si accumulano sotto di esse.
Le unghie infette inoltre possono staccarsi dal letto ungueale e questo disturbo è detto onicolisi. Probabilmente le dita dei piedi o la punta delle dita faranno male ed emetteranno un cattivo odore.

L’onicomicosi può persistere a lungo se non viene curata, risultando molto dolorosa e causando danni permanenti alle unghie.

Le onicomicosi sono particolarmente rischiose per i pazienti affetti da diabete e per quelli con sistemi immunitari indeboliti.

La micosi alle unghie può essere difficile da curare e le infezioni ricorrenti sono all’ordine del giorno. In farmacia sono disponibili creme antimicotiche ed unguenti appositi.
In alcuni casi si rende necessario l'uso di farmaci per via orale, prescritti dal proprio medico, in genere se:
  • si soffre di diabete o di altri fattori di rischio,
  • si prova dolore o fastidio.
Tutti i prodotti antimicotici favoriscono la crescita di una nuova unghia non infetta, sostituendo lentamente la parte malata dell’unghia. Per eliminare un’infezione possono essere necessari quattro mesi o più e le ricadute sono frequenti, soprattutto se si continua ad esporre l’unghia al calore ed all’umidità.

Tra le terapie ad uso topico, ricordiamo:
  • Smalto antimicotico. Se si soffre di onicomicosi lieve o moderata. I principi attivi più noti sono il tioconazolo, oppure l'amorolfina. Il primo richiede un’applicazione due volte al giorno, mentre il secondo è necessario applicarlo sulle unghie infette e sulla pelle circostante una o due volte alla settimana. Nel caso dell'aporolfina la durata del trattamento dipende essenzialmente dall’intensità e dalla localizzazione dell’infezione ma indicativamente occorrono sei mesi di terapia per le unghie delle mani e da nove a dodici mesi per le unghie dei piedi.
  • Lozioni a base di urea. Aiutano a velocizzare l’assorbimento degli antimicotici, grazie all'azione cheratolitica che permette la rimozione della porzione malata dell'unghia. 
  • Intervento chirurgico. Se l’infezione è grave o estremamente dolorosa, potrebbe essere necessario rimuovere l’unghia. L’unghia ricrescerà come quella precedente, magari più lentamente e potrebbe impiegare anche un anno per ricrescere del tutto. 
  • Può rivelarsi efficace anche la terapia fotodinamica, in cui l’unghia, trattata con un acido, viene irradiata con un raggio laser.
Tra i possibili trattamenti per l'onicomicosi, va ricordato anche  l’olio di melaleuca (tea tree oil), un rimedio empirico che si è rivelato utile nella cura di onicomicosi moderate. Questo rimedio si applica due volte al giorno per due settimane, dopodiché è consigliabile un’applicazione giornaliera fino alla scomparsa dell’infezione.

Per aiutare a prevenire l’onicomicosi e ridurre le infezioni ricorrenti, non dimentichiamo le buone norme per l’igiene delle mani e dei piedi:
  1. Tenere le unghie corte, asciutte e pulite. Tagliarle dando loro una forma quadrata e limare le zone ispessite. Asciugare accuratamente le mani ed i piedi, compresa la pelle tra le dita, dopo il bagno o la doccia.
  2. Indossare le calze giuste. I calzini sintetici che lasciano traspirare l’umidità possono tenere i piedi più asciutti rispetto a quelli di cotone o di lana. Cambiarli spesso, soprattutto se i piedi sudano troppo. Se possibile, togliere le scarpe durante la giornata e dopo aver fatto esercizio fisico. Alternare le scarpe chiuse con quelle aperte.
  3. Usare uno spray o una polvere antimicotica. Spruzzare o cospargere i piedi e l’interno delle scarpe.
  4. Indossare i guanti in lattice. I guanti proteggono le mani dall’eccessiva esposizione all’acqua. Tra un uso e l’altro capovolgere i guanti per farli asciugare.
  5. Non tagliare e non strappare la pelle intorno alle unghie,  in modo da evitare ai germi di penetrare nella pelle e sotto le unghie.
  6. Non camminare scalzi nei luoghi pubblici. Indossare sempre le scarpe in piscina, nelle docce o negli spogliatoi.
  7. Scegliere un buon centro estetico per la manicure e la pedicure, assicurandosi che il centro sterilizzi tutti gli strumenti.
  8. Non usare lo smalto né le unghie finte, perché possono intrappolare l’umidità e quindi aggravare l’infezione.
  9. Lavarsi le mani dopo aver toccato un’unghia infetta. I funghi potrebbero infettare anche le altre unghie.
  10. Anche a casa utilizzare una salvietta che sia solo nostra, poiché i funghi oltre ad infettare altre unghie, possono colpire anche le unghie dei nostri familiari. 


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