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venerdì, marzo 18, 2016

Le pollinosi: conosciamole meglio!

Primavera è sinonimo di alberi in fiore e tanta vita all'aria aperta, ma per il 30% della popolazione italiana, primavera significa starnuti, congestione nasale, solletico alla gola ed occhi rossi.




Il vento è il principale responsabile della sintomatologia allergica che scatena il suo aspetto peggiore nelle giornate calde, secche o ventilate, quando nell'aria sono dispersi molti pollini e muffe.

In alcune zone geografiche, negli ultimi anni, si è riscontrato un aumento della frequenza di casi di pollinosi, che possono esordire già nei mesi di gennaio e febbraio. La situazione, per altro si sta facendo sempre più complessa, poiché non sono più solo le Graminacee di campi e prati o la Parieraria in città a mietere vittime, ma anche l'Ontano, la Betulla ed il Nocciolo, oltre al Cipresso e l'Ambrosia.

Ma quali sono i sintomi? 

I principali sintomi sono a carico delle mucose delle vie respiratorie e delle mucose oculari, nello specifico:
  • sintomi nasali: starnuti, ostruzione nasale, secrezione acquosa, prurito;
  • sintomi oculari: prurito, lacrimazione, fastidio alla luce, congiuntiva arrossata ed edematosa;
  • sintomi respiratori: tracheite con tosse stizzosa, asma bronchiale.

Generalmente la cura di queste forme prevede l'uso di farmaci antiallergici per via generale o locale, da assumere alla comparsa dei sintomi, in grado di controllarli ma non di incidere sulle ricadute future. Spesso si ricorre anche ai vaccini antiallergici, ma sfortunatamente non tutti i pazienti traggono beneficio da questo tipo di approccio terapeutico, soprattutto se il quadro allergico implica più allergeni.


Le pollinosi vengono poi peggiorate anche da alcuni alimenti che, se consumati in questo periodo, possono esacerbarne i sintomi,dando vita a vere e proprie allergie crociate:


  • i soggetti allergici alle betullacee dovrebbero limitare il consumo di carote, prugne, ciliege, noci, ananas, finocchi, albicocche, banane, nocciole, pere e fragole;
  • i soggetti allergici alle graminacee dovrebbero invece far attenzione a pomodori, melone, arance, kiwi, angurie, orzo, segale, frumento,orzo ed avena;
  • i soggetti allergici alle compositae devono invece evitare zucchine, cetrioli, prezzemolo, carote, anguria, melone, sedano e banane.

Attenzione anche a tutti quegli alimenti che rilasciano istamina nell'organismo, come cioccolata, formaggi, insaccati, frutti di mare, bevande fermentate. Nella tabella sottostante trovate un dettagliato elenco degli alimenti da evitare nella profilassi delle allergie.



Quando la condizione allergica è particolarmente pesante, è consigliabile seguire una dieta anallergica, composta da alimenti universalmente tollerati: riso, tacchino, agnello, coniglio, carni bianche, pesce bollito, verdure, olio d'oliva, pere sbucciate, thè, zucchero di canna ed acqua. A questa dieta possono poi essere gradualmente aggiunti gli alimenti che risultano tollerati, ampliando così la possibilità di scelta.

Sottrarsi completamente alle allergie stagionali non è possibile, ma di sicuro è possibile ridurne le conseguenze. La medicina omeopatica rappresenta una valida alternativa e con l'aiuto di un esperto omeopata è possibile intraprendere un percorso di prevenzione, oltre all'uso di prodotti mirati al trattamento dei sintomi in fase acuta.

Il Nostro Staff vi aspetta in Farmacia per un consiglio personalizzato!

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