Da noi è attivo il nuovo servizio di Holter pressorio, per il monitoraggio della pressione arteriosa nelle 24 ore!

martedì, giugno 18, 2013

DOSSIER CELIACHIA: 1.13

Iniziamo a parlare di celiachia, una patologia tanto semplice ma capace di provocare dei cambiamenti sostanziali nella quotidianità delle persone affette, soprattutto per quel che concerne le abitudini alimentari.

Cercheremo di capire che cos'è, come  si manifesta, come la si può riconoscere e diagnosticare, e quali possono essere le prospettive future di questa non più così rara patologia.
Cominceremo col darne una definizione, in modo da avere chiaro di che cosa si tratta, vedremo poi un po' di storia, cos'è implicato in questa patologia, quali esami devono essere  sostenuti per riconoscerla e quali accorgimenti vanno adottati per far si che essa non disturbi la vita quotidiana di chi ne è affetto.

Cos'è?
La "malattia celiaca" (dal greco koilía), considerata in passato una malattia rara, è in realtà la più comune malattia intestinale su base genetica dei paesi industrializzati, interessando circa una persona ogni cento abitanti e con una maggiore frequenza nel sesso femminile. 
La celiachia è una malattia autoimmune dell'intestino tenue che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti, ed a tutte le età in seguito all'assunzione del glutine, una proteina contenuta in alcuni cereali (frumento, orzo segale etc).

Il sistema immunitario nel soggetto celiaco riconosce il glutine ingerito come una sostanza estranea e tossica (cosi come succede per batteri e virus) ed attiva contro di esso una reazione immunitaria che causa danno all'intestino e conseguentemente una produzione di auto-anticorpi.




Si individua pertanto, una combinazione tra fattori ambientali (introduzione di glutine) ed auto-antigeni che provoca un autentico appiattimento dei villi intestinali (così come evidenziato da queste foto), con conseguente riduzione della superficie di assorbimento e malnutrizione.
                                                                                                                                             AAO

Nessun commento:

Posta un commento