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venerdì, giugno 21, 2013

Addio gambe pesanti!

Con il caldo estivo, uno dei sintomi che più frequentemente ci affligge è senza dubbio la sensazione di "gambe pesanti", una sensazione di tensione che si aggrava verso sera o dopo una prolungata stazione eretta. Questa sensazione può essere accompagnata da fastidiosi ed insistenti formicolii, bruciore in alcuni punti della gamba, gonfiore delle caviglie, crampi al polpaccio e non di rado anche irrequietezza degli arti inferiori, quando si assume una posizione seduta o distesa.


 
Molto spesso è possibile veder affiorare sulla cute delle gambe dei segni rosso-violacei, si tratta dei capillari del derma, protagonisti della fragilità capillare e del conseguente inestetismo che attanaglia moltissime donne, i noti "capillari in evidenza". Questo fenomeno dipende strettamente dalle vene delle gambe che, dovendo spingere il sangue dal basso verso l'alto con una forza sufficiente a contrastare quella di gravità, perdono elasticità e tono, pertanto il sangue ristagna all'interno dei capillari.

Le cause di questo disturbo sono molteplici, ma il più frequente è senza dubbio la predisposizione familiare, seguito dalla sedentarietà, la permanenza in ambienti surriscaldati, l'obesità, l'uso di calzature ed abbigliamento non adatti, la gravidanza e l'assunzione di contraccettivi orali.

Poiché sono molti i fattori che possono contribuire alla comparsa di questo disturbo, vale la pena provare a seguire alcune regole comportamentali per prevenire l'insorgenza di questo disturbo:
  • Sì alle gravidanze, meglio se trascorrano più di due anni tra una gravidanza e l'altra.
  • Sì alle tendenze di moda nell'abbigliamento, purché gli indumenti non costringano l'arto inferiore rallentandone la circolazione venosa.
  • Sì al sole d'estate, purché si evitino le soste protratte con le gambe esposte direttamente al sole.
  • Sì ai bagni al mare, ai bagni in vasca con idromassaggio perché favoriscono e riattivano, la circolazione periferica.
  • Sì alle sane camminate di buon passo da effettuarsi ogni giorno.
  • Sì all'esercizio fisico, effettuato senza particolari e prolungati sforzi, anche 2 o 3 volte alla settimana.
  • Sì alla dieta sana, bilanciata, ricca di fibre vegetali, vitamine ed oligoelementi, con un apporto di calorie controllato.
  • Sì a massaggi linfodrenanti praticati da mani esperte.
  • Sì alle calze elastiche preventive, scegliendo quelle più idonee alle proprie esigenze.
  • Sì ai farmaci vasoprotettori.
  • No all'aumento di peso incontrollato già dall'adolescenza.
  • No all'aumento di peso oltre i 12-13 kg in gravidanza.
  • No alla vita troppo sedentaria.
  • No al fumo.
  • No alle fonti di calore troppe vicine agli arti inferiori: termosifoni, pannelli radianti, termocoperte, borse per l'acqua calda.
  • No agli stivali se troppo stretti e aderenti al polpaccio.
  • No ai tacchi troppi alti portati tutti il giorno.
  • No alle gambe accavallate quando si è seduti.
  • No ai bagni e alle docce con temperatura dell'acqua superiore a 30°C.

Oltre a queste preventive regole comportamentali, è certamente possibile aiutarsi con l'assunzione di farmaci capillaro-protettori, ovvero sostanze spesso di origine vegetale, che possono essere assunte per bocca o applicate direttamente sulle gambe, al fine di migliorare la microcircolazione delle gambe e proteggere le pareti dei vasi.

La pianta più utilizzata in questo ambito è probabilmente l'ippocastano (Aesculus hippocastanum), ricco in escina, una sostanza in grado di ridurre il gonfiore provocato dalla stasi venosa e dalle proprietà antiinfiammatorie e decongestionanti.

Anche il mirtillo nero (Vaccinium myrtillus) è un rimedio fitoterapico molto utilizzato per la cura e la prevenzione della fragilità capillare, infatti il frutto di questa pianta è ricco di sostanze dette flavonoidi, dotate di attività vasoprotettrici ed antiossidanti.

Altre piante utilizzate per la cura delle gambe pesanti sono la centella (Hydrocotyle asiatica), il rusco (Ruscus aculeatus), detto anche pungitopo, dotato di attività antiinfiammatoria ed astringente, l'amamelide (Hamamelis virginiana) ed il sorbo (Sorbus domestica).
 
Il consiglio di un professionista può indirizzare al meglio la scelta del medicinale più adatto alle proprie esigenze, salvaguardando la salute delle proprie gambe. 

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