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sabato, giugno 22, 2013

Le verità sul cioccolato.

Il cioccolato, gioia e delizia per il palato, è spesso oggetto di luoghi comuni che vale la pena sfatare, poiché il cioccolato, a dispetto dei molti difetti che gli vengono attribuiti, ha numerosi pregi ma, come tutti gli alimenti, è bene non eccedere nell'assunzione.
Il cioccolato, sapientemente preparato, è un mix di zucchero e cacao, a cui possono essere aggiunti burro di cacao, latte, miele, sostanze aromatiche, grassi o frutta secca.


Si distinguono 5 tipi di cioccolato, che si differenziano in base alla percentuale minima di cacao contenuta: 

  1. al latte (come minimo 30% di cacao), 
  2. mi-doux miscela sapientemente dosata di cioccolato al latte e fondente (38% di cacao),
  3. surfin, un cioccolato dolce con una nota amara abbastanza intensa, dal gusto fine e molto persistente (50% di cacao),
  4. extra-bitter, che risulta poco dolce con una caratteristica amara molto intensa (60% di cacao),
  5. amarissimo (100% di cacao).
Esiste poi il cioccolato bianco, che in realtà non è un vero cioccolato in quanto contiene solo burro di cacao con una concentrazione minima del 30%.
Il cioccolato è un alimento con un buon potere calorico, poiché 100 grammi di cioccolato forniscono circa 535 kcal, ma il suo potere calorico non è molto lontano da quello di una porzione da 80 grammi di spaghetti al pomodoro che è in grado di fornire circa 422 calorie.

Ma allora quali sono le verità sul cioccolato?
Il primo luogo comune da sfatare è che faccia venire i brufoli o che sia molto allergizzante.
E’ ormai stato appurato che non c'è alcuna associazione con l’insorgenza dell’acne poiché, secondo un recente rapporto della American Medical Association, l’acne nell’adolescenza è per lo più provocata da fattori ormonali e non dal consumo del cioccolato. In relazione al suo presunto potere allergizzante, invece,  il cioccolato risulta meno allergizzante di pesce, uova, crostacei, latte vaccino, sedano e fragole, peraltro stimando che meno del 2% dei soggetti che soffrono già di allergie (asma, riniti, orticaria) possano essere suscettibili a reazioni allergiche dopo l'assunzione del cioccolato.

Altro luogo comune da sfatare è che il cioccolato faccia male ai denti, sembra infatti che la polvere di cacao possieda un potere anticariogeno dovuto alla presenza di tre tipi di sostanze: i tannini (che inibiscono lo sviluppo dei batteri), il fluoro (presente nella concentrazione di 0,05 mg/100 g) ed i fosfati (che agiscono contro gli acidi formati dal metabolismo degli zuccheri). 
Assolutamente veritiero è che il  cioccolato agisce come stimolante ed antidepressivo, poiché stimola il rilascio di endorfine, ovvero sostanze che contrastano il dolore e predispongono al piacere. E' inoltre in grado di migliorare la concentrazione e la prontezza dei riflessi, poiché ricco di teobromina, oltre a stimolare la produzione di serotonina che agisce a livello cerebrale, migliorando l'umore.
E' pur vero, però, che può provocare mal di testa poiché nel corso del processo di fermentazione del cacao si possono formare alcune sostanze dalle proprietà vasocostrittrici chiamate ammine, in particolare la tiramina e la feniletilamina, che possano intervenire nella formazione dell'emicrania, in persone predisposte. Una buona lavorazione del cacao, però, garantirebbe una formazione limitata di ammine, per questo l'effetto “mal di testa” può cambiare da una marca all'altra di cioccolato!

Un'altra falsa pista è che il cioccolato sia poco digeribile, esso è infatti uno degli alimenti di più rapida digestione poiché si stima che i tempi di permanenza nello stomaco di 200 grammi di cacao  siano compresi tra una e due ore.

Infine non è vero che sia in grado di aumentare il colesterolo, poiché non si trova traccia di colesterolo nel cacao e nel cioccolato fondente, mentre 100 grammi di cioccolato al latte contengono solo 16 milligrammi di colesterolo.

Detto questo, forse guarderemo il cioccolato con occhi diversi!
E voi che ne pensate?

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